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Da oggi abbiamo una LEGGE SUL #BIOTESTAMENTO ✍️
Abbiamo vinto una battaglia di civiltà ma tante altre mancano all'appello, e noi siamo testardi. Quindi: DIREZIONE ➡️ Eutanasia Legale. #LiberiFinoAllaFine
Per essere ancora più libero #FinoAllaFine, continua a sostenere la nostra campagna: http://www.eutanasialegale.it/sostienici oppure su https://www.associazionelucacoscioni.it/cosa-puoi-fare-tu/dona/

Cosi si legge dalla pagina facebook dell'associazione Luca Coscioni. 
Si deve il raggiungimento di questo importante traguardo di civiltà a Marco Cappato il quale in questi anni attivamente si è impegnato con tutte le sue forze, rischiando talvolta anche la propria libertà a favore della libertà altrui, donando la possibilità di porre fine ad atroci sofferenze, laddove la medicina non poteva più nulla.
Ma partiamo dal principio.

Il biotestamento (ovvero il testo sulle Disposizioni anticipate di trattamento e in materia di consenso informato), legge già licenziata dalla Camera, è passata senza modifiche al Senato. La legge è stata quindi approvata in via definitiva con 180 favorevoli, 71 contrari e sei astensioni. Al termine del voto finale, l’aula ha lungamente applaudito l’approvazione del provvedimento. 

CHE COSA PREVEDE  

IL CONSENSO INFORMATO  
Il testo prevede che, nel rispetto della Costituzione, nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata. Viene «promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico il cui atto fondante è il consenso informato» e «nella relazione di cura sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari». 
I MINORI  
Per quanto riguarda i minori «il consenso è espresso dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore o dall’amministratore di sostegno, tenuto conto della volontà della persona minore». 

Ogni «persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di un’ eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso «Disposizioni anticipate di trattamento» (Dat), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali»



Ho iniziato ad avvicinarmi a questo delicato argomento da un servizio recente delle Iene, trasmissione televisiva di grande successo di Italia 1. Giulio Golia de Le Iene raccontò in un modo straordinariamente vero e toccante proprio per questo, la sofferenza di DJ Fabo, un giovane ragazzo rimasto cieco e tetraplegico a causa di un incidente e senza alcun modo in grado di poter vivere una vita dignitosa e autosufficiente. Il ragazzo, si vede dal servizio, nel lettino della sua cameretta trascorreva tutta la giornata senza la possibilita di poter fare nulla, alimentato in modo artificiale e senza poter vedere nulla. Già questo mi fece riflettere sul senso della vita e mi indusse a pensare che la sua decisione era giusta, ovvia, la cosa migliore. Giulio Golia cercò, durante l'intervista di provocarlo, di riuscire a capire se effettivamente questo giovane di 38 anni, avesse realmente desiderio di porre fine alla sua vita: d'altra parte accanto a lui aveva h24 la sua fidanzata e tutti i suoi parenti, ma a nulla è servito: DJ Fabio sapeva benissimo che il suo percorso qui era finito ed era pronta per affrontare un cammino nuovo, quello più lungo e duraturo ma che sicuramente gli avrebbe posto fine a tanto dolore. In Italia fino ad allora però, non era possibile decidere di mettere fine alla propria vita in modo legale, anche trattandosi della propria e sebbene il paziente fosse in grado di intendere e di volere.
Ragion per cui bisognava recarsi in Svizzera, dove tutto ciò era possibile ovviamente con referti medici che attestassero la gravità della patologia e soprattutto il fatto che fosse degenerativa. A tutto questo si somma il fatto che il paziente, sempre a causa delle leggi italiane, non può essere accompagnato da qualcuno in quanto l'accompagnatore stesso rischia una denuncia per istigazione al suicidio: ecco questo è quello che ha fatto Marco Cappato, fondazione Luca Coscioni, ha accompagnato DJ Fabio nel suo ultimo viaggio, è stato con lui fino alla fine e tornato in Italia si è autodenunciato.
Finalmente dopo una lunga battaglia il 13 dicembre 2017 arriva in Italia una legge che tutti attendevano: il BIOTESTAMENTO.
Marco Cappato e la sua battaglia hanno scritto sicuramente un pezzo di storia importante che ci porta dritti verso il raggiungimento di diritti sacrosanti dell'uomo primo fra tutti mantenere integra la propria dignità avendo la facoltà di poter porre fine alla propria esistenza laddove quest'ultima fosse lesa.




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