MACERATA - Si chiama Innocent (una beffa), Innocent Oseghale, lo spacciatore nigeriano di 29 anni fermato dai carabinieri del comando provinciale di Macerata per l'orrenda fine di Pamela Mastropietro, la18enne romana il cui cadavere mutilato è stato rinvenuto ieri mattina in due trolleylungo una strada di campagna nei pressi di Pollenza. Omicidio e occultamento di cadavere, le ipotesi di reato a carico dell'uomo
L'autopsia sul corpo di Pamela, già effettuata dal medico legale Antonio Tombolini a Macerata, non ha chiarito le cause della morte: bisognerà attendere gli esami tossicologici. L'esame autoptico non avrebbe rilevato segni evidenti di violenza sessuale.
Sul coinvolgimento di Oseghale le prove sono inoppugnabili. I vestiti sporchi di sangue di Pamela sono stati trovati nell'appartamento di Via Spalato 124 a Macerata dove l'uomo vive e dove, nella tarda mattinata di martedi scorso, si perdevano le tracce della ragazza, ripresa in un video dalla telecamera di una farmacia poco distante mentre cammina seguita a breve distanza dall'immigrato. In quella farmacia, Pamela Mastropietro, fuggita dalla comunità terapeutica Pars di Corridonia, dove era ospite da alcuni mesi, nel tentativo di disintossicarsi dalla sua tossicodipendenza, era entrata per acquistare una siringa che evidentemente le serviva per iniettarsi la droga che Oseghale, uno degli spacciatori nigeriani attivi nella piazza di Macerata, le avrebbe procurato.
E così è stato. Per iniettarsi quella dose, Pamela ha seguito l'uomo nell'appartamento di via Spalato dove i carabinieri del Ris, oltre ai suoi vestiti sporchi di sangue, hanno trovato altre tracce di sangue, lo scontrino della farmacia e la siringa. Resta da capire come, dalla cessione di una dose di droga, si sia arrivati al tragico epilogo. Pamela potrebbe essere rimasta vittima di una overdose e, impaurito, per disfarsi di quel corpo ingombrante lo spacciatore l'avrebbe fatto a pezzi, occultandolo poi nelle due valigie abbandonate per strada nei pressi di Pollenza. Oppure in quell'appartamento potrebbe essere successo altro, degenerato poi in un omicidio.
Interrogato dai carabinieri, Oseghale ha negato di avere ucciso la ragazza. Ma a testimoniare comunque il suo coinvolgimento c'è un altro nigeriano, estraneo ai fatti, presentatosi volontariamente in questura a Macerata, che ha raccontato di aver visto Innocent Oseghale nella tarda serata di martedi con le due valigie in prossimità del luogo del ritrovamento.
Oseghale, in Italia con permesso di soggiorno scaduto e precedenti per spaccio, è stato posto in stato di fermo dal sostituto procuratore di Macerata Stefania Ciccioli con l'ipotesi di reato di omicidio e occultamento di cadavere. Come detto, l'autopsia non ha sciolto i dubbi sulle cause della morte di Pamela. E i carabinieri non escludono il coinvolgimento di altre persone nella vicenda, come dichiarato all'Ansa dal comandante provinciale, il tenente colonnello Michele Roberti.
Pamela Mastropietro
fonte: repubblica.it
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