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Mi piacerebbe parlarvi di alcuni casi patologici che abbiamo oggi in circolazione tra i nostri contatti: quelli che cercano minuti di celebrità.
Intendiamoci, non è un reato, non è illegale e fondamentalmente non nuoce alla salute di altri individui se non che il malcapitato di turno deve sorbirsi selfie a più non posso in location e posizioni più improbabili.
Non mi piace parlare degli altri, oddio è vero lo faccio sul blog, ma parlo di personaggi famosi e tratto argomenti che sono già di pubblico dominio quando arrivano sul mio blog, ma meritavano attenzione tutti coloro i quali cercano ad ogni costo visibilità a costo zero e senza motivazioni o scopi apparentemente logici.

Credo capiti anche a voi di scorrere la vostra bacheca facebook o Instagram e imbattervi in foto di persone che conoscete anche personalmente e che mai vi sareste immaginati che avessero il sogno nel cassetto di fare le modelle, le attrici o le nottambule nei locali glamour e non più disparati in Italia.

Appartengono alla categoria del "per un minuto di celebrità" soprattutto i "cuozzi", sotto categoria della specie umana purtroppo in via d'espansione. 
Si contraddistinguono da tutto il resto del mondo attraverso il loro look, studiato e mai banale, finemente realizzato per una giornata intera prima di sfoggiarlo nella piazzetta, nel bar o nella discoteca di turno.
Per il "cuozzo" nulla viene tralasciato non solo il look ma anche i modi di fare, la gestualità, il modo di parlare, le parole da dire.
Nello specifico il "cuozzo" vive esasperando la propria vita, rendendola meravigliosa attraverso dei filtri fotografici e immortalando ogni secondo della propria giornata, giusto per non apparire mai scontato o banale. Ecco quindi che l'acquisto di una borsa nuova diventa un evento, un caffè con un'amica diventa il momento delle pubbliche relazioni ( che Melania Trump ti prego scansate!!!), una gita fuori porta con gli amici diventa l'evento imperdibile della settimana con 100 selfie, 50 scatti a tutto quello che si mangia, 50 scatti ai paesaggi incontrati durante il percorso, 30 scatti a personaggi vari che tanto fanno numero e tutto va bene e in ultimo, ma non di importanza, 200 scatti allo specchio per mostrare con estrema umiltà tutto quello che si ha nella propria cabina armadio.
"Per un minuto di celebrità" cosa non si farebbe. Ma cosa spinge le persone a voler apparire a tutti i costi mostrando la loro vita patinata come quella delle star? 

Sono giunta alla mia personalissima conclusione che spesso voler apparire in ogni modo possibile nasconde una forte insicurezza, cercare di essere quello che non si è realmente cela un grande senso di vuoto interiore che è possibile colmare solo con banali e superficiali eventi quotidiani facendoli apparire meglio di come sono nella realtà.








   

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